Il colore ha sempre intrigato Giuseppe Rinaldo Basili;

Il colore per lui è l’uomo e l’insieme dei colori è l’ intera umanità, la società tutta.

Da questa sua ricchezza nasce la ricerca di conoscere l’individuo in tutte le sue manifestazioni; è una esplorazione continua della società contemporanea, senza sosta; è una indagine che osserva l’uomo nel suo agire quotidiano sia reale che virtuale.
Da tutte queste manifestazioni Giuseppe Rinaldo Basili viene letteralmente coinvolto e tutti i dubbi che ne scaturiscono e che conseguentemente lo assalgono, lo portano ad esternare le sue emozioni attraverso i colori, quei colori che magistralmente si posizionano sul supporto di turno. Come ben sappiano nell’ animo di ogni artista albergano sentimenti legati al proprio vivere, alla propria esistenza, e riconoscere gli uomini attraverso i colori, ai più, diventa operazione assai difficile. Ed ecco allora le sue espressioni dipinte in successione nei “PETALS”, negli “SCARPS” ed infine nei “DROPS”; nomi di derivazione anglosassone che meglio di altri riescono a comunicare il desiderio di Basili nel voler a tutti i costi interloquire globalmente.
Ogni ciclo pittorico denota un diverso approccio con l’esterno; i “PETALS” che fungono nell’ individuazione e descrizione del soggetto contraddistinto da un colore netto a voler significare una visione frammentata e diversificata dell‘umanità; gli “SCRAPS” che rappresentano il recupero di ciò che è stato troppo frettolosamente abbandonato perché non più presentabile o accettato; i “DROPS” , l’insieme di tanti individui immaginati come delle gocce che cadono e si assemblano formando un mosaico. Ogni individuo / colore si somma ad un suo simile o opposto formando una immensa folla che cerca di convivere in armonia.

Dopo questo percorso intenso per ricerca e sperimentazione eccoci di fronte all’ ultima serie: gli “HUGS _ ABBRACCI”.
Questi lavori vogliono richiamare l’uomo ad uno dei suoi primordiali doveri, quello di amare gli altri, e l’abbraccio fraterno non è altro che il suggello del rispetto e della tolleranza.
Giuseppe Rinaldo Basili con i lavori di “HUGS” si sente osservatore delle divisioni e dei contrasti in cui vive la società contemporanea ma non vuol stare con le mani in mano, con i suoi interventi nella tavolozza ricerca l’unione il legame tra le genti. Una sorta di apparente intreccio tra le parti, un auspicato desiderio di incontro, di confronto, di stringersi assieme.

La sensibilità e l’introspezione di Giuseppe Rinaldo Basili non si ferma alla superficie delle cose, con gli “HUGS” vuole esortarci a scoprire un mondo migliore quello dove i valori e gli ideali prendano il sopravvento sulla debolezza umana e questa UNIONE viene espressa proprio da quei “grovigli”, da quella “matassa”, da quei “filamenti” che si inseguono senza sosta, al fine di preservare la fragilità dell’uomo.
Con l’abbraccio l’uomo “sostiene” l’altro, lo cinge tra le braccia per proteggerlo, per rassicurarlo, per donargli gioia, per essergli vicino nei momenti più tristi.
Egli con otto lavori attraverso i colori che maggiormente identificano l’uomo, composti dai primari GIALLO, ROSSO e BLU, dai complementari VIOLA, VERDE e ARANCIONE e dal BIANCO e NERO, vuol comunicare con la società, con gli individui che la formano; la sua è una ricerca di confronto, di conoscenza; un modo per riprendere il dialogo , il contatto, l’amicizia, l’amore.

Queste opere monocrome di grande suggestione non hanno l’intenzione e il proposito di suddividere l’uomo che è di fronte, ne tanto meno vogliono creare delle fazioni o divisioni. Sono tutte in mostra con la medesima identità spirituale e realizzazione fisica, senza alcuna differenza se non quella di spronarci, di esortarci ad unirci ed abbracciarci, superando tutte quelle differenze che ci impediscono di essere “fratelli tra fratelli”.

Daniele Taddei